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La neve cade
La neve cade, la neve cade
alle bianche stelline in
tempesta
si protendono i fiori del geranio
dallo stipite della
finestra.
La neve cade e ogni cosa è in subbuglio,
ogni
cosa si lancia in un volo,
i gradini della nera scala,
la
svolta del crocicchio.
La neve cade, la neve cade.
Come se non cadessero
i fiocchi,
ma in un mantello rattoppato
scendesse a terra la
volta celeste.
Come se con l'aspetto di un bislacco
dal
pianerottolo in cima alle scale,
di soppiatto, giocando a
rimpiattino,
scendesse il cielo dalla soffitta.
Perché la vita stringe. Non fai a tempo
a girarti
d'attorno, ed è Natale.
Solo un breve intervallo:
guardi, ed è
l'Anno Nuovo.
Densa, densissima la neve cade.
E chi sa che il
tempo non trascorra
Per le stesse orme, nello stesso ritmo,
con
la stessa rapidità o pigrizia,
tenendo il passo con lei?
Chi sa che gli anni, l'uno dietro l'altro,
non si
succedano come la neve,
o come le parole d'un poema?
La neve cade, la neve cade.
La neve cade e ogni
cosa è in subbuglio:
il pedone imbiancato,
le piante
sorprese,
la svolta del crocicchio
Boris Pasternak